Al civico 8 di via Nobile Collegio Caccia ci sono ancora il campanello e la buca delle lettere, accanto a un modesto cancellino. Inutile provare a suonare, a meno di essere a caccia di fantasmi. Rovi, vetri rotti, veneziane sferzate dal vento, tetti cadenti: tutti i sintomi di un sito abbandonato caratterizzano l’antico castello di Ponzana, ciliegina appassita sulla rustica torta di cui ho deciso di parlarvi oggi.



A Ponzana, frazione di Casalino (Novara),
i sintomi dell’abbandono
sono riconoscibili ovunque:
dalla chiesa parrocchiale al castello
Siamo nel territorio di Casalino, Bassa Novarese. Terra, cascine e ruderi in qualunque direzione si guardi. In chiesa parrocchiale scorrazzano solo i piccioni che hanno fatto breccia tra le vetrate, mentre l’aulica struttura settecentesca si sta letteralmente sbriciolando e un arbusto si è impadronito di una cappella barocca, già dedicata alla Madonna di Lourdes. Un cartello turistico in pessimo stato di conservazione ci informa che l’affresco della facciata è in pessimo stato di conservazione.




Di fronte alla parrocchiale, un porticato pericolante che pare ad arconi a sesto acuto ci fa pensare alla maestria e al gusto dei costruttori di queste vecchie cascine, oltre che al nostro talento nel lasciar che questo patrimonio collassi a poco a poco. Ponzana è un po’ tutta così: segni di un passato in cui ha contato qualcosa tentano affannosamente di restare a galla in un presente che vorrebbe lasciarli affogare. L’immagine simbolo potrebbe essere la raffinata finestra a ogiva che spunta nel cortile di una semplice casa a ringhiera ormai inabitabile.

Se decidete di visitare Ponzana, è buona regola camminare sempre in mezzo alla strada, a meno di voler prendere una tegola in testa. Non tutto però è pericolante. Oltre alle aziende agricole tuttora in attività, il complesso dell’ex casa parrocchiale ospita una comunità per malati di Aids, Casa Shalom, nei cui locali è stato ritrovato un prezioso ciclo d’affreschi. L’ex cimitero di forme neoclassiche, fuori dal centro, è invece stato riqualificato come giardino per butterflywatching e birdwatching. In parole povere per l’osservazione di farfalle e uccelli. Volatili non ne ho avvistati, forse non sono stato abbastanza paziente, ma mi ha confortato scoprire un caso in cui si è riusciti a tutelare e valorizzare un tipo di struttura normalmente destinata a uno spettrale abbandono.
L’ex cimitero è invece stato riqualificato
come giardino per butterflywatching

Un tempo, chissà quanto remoto, a Ponzana si poteva anche venire a pranzo: in piazza campeggia ancora l’insegna di una “risotteria”, che aveva scelto per simbolo una pannocchia (boh). Poco più in là, una frase di Benito Mussolini ancora sta dipinta su una parete, a quasi un secolo dalla marcia su Roma.



Lo scrittore Sebastiano Vassalli
aveva scelto come buen retiro l’ex canonica
della Marangana, a pochi chilometri da qui

Solo dei bambini, credo di varie nazionalità del mondo, hanno dato segno di vita durante la visita in questa frazione fantasma: giocavano a palla in piazza e ogni tanto si abbeveravano alla fontana. Per raccontare le storie di Ponzana, ci vorrebbe un Sebastiano Vassalli. Lui, con le sue operazioni di carotaggio nella Storia, avrebbe saputo trovare ciò che è rimasto sepolto sotto le rovine di questo stanco avamposto della civiltà. Non a caso Vassalli prese casa proprio qui vicino, alla Marangana, in un’ex canonica. Si può ancora leggere il suo nome sulla porta.
Lorenzo Crola
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che affascinante decadenza ed oblio… quasi peggio di Larizzate o Busonengo, tanto per citarne due tra le molte
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ecco, altri due posti che devo visitare!
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Assolutamente! tra l’altro a Busonengo non ho fatto nemmeno una foto, ma merita decisamente
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Interessa te l’articolo e stupende le foto!
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Interessante l’articolo e stupende le foto! ( Scusa il refuso precedente…)
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Grazie mille! Ponzana ispira tanto…
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Mi piacciono molto le descrizioni dei tuoi viaggi e con le foto riesci a mettere ulteriormente in risalto il luogo di cui parli ma ancor di più, metti ulteriormente in risalto tuttò ciò che hai saputo risaltare con le parole. Una capacità straordinaria, bravissimo!!!
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Ti ringrazio, troppo buona 🙂 Come ti dicevo, penso che concepiamo la fotografia in modo simile, in ogni caso hai ben colto l’operazione che cerco di fare: diciamo che testo e foto si integrano, l’uno spiega e dà un senso all’altra
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….difatti è proprio questo che ho percepito e tu sei molto bravo sia a scrivere che a fotografare.
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Ti ringrazio, mi fai arrossire (però mi incoraggi anche 🙂 )
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M8 fa m9lto piacere di rius ire ad incoraggianti, poichè è da poco che ci conosciamo, sappi che nei miei commenti sono sempre sincera e scrivo con coerenza ciò che penso e soprattutto non devi arrossire ma bensì essere orgoglioso di te stesso perchè lo meriti. Buon pomeriggio
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Non ne dubito della tua sincerità! Grazie per il super incoraggiamento 🙂
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