San Giuliano Milanese, piazza della Vittoria. Ogni dieci minuti sopra la testa sfreccia un aereo in atterraggio. Nel cielo si creano quegli incroci di scie che, ai nostalgici della Scozia come il sottoscritto, evocano la leggenda di re Angus.
Un severo ed essenziale edificio giallo reca in facciata la severa ed essenziale insegna “asilo infantile” (sotto la quale è stata riesumata una data: A. XVI E.F.). Oggi tra quelle mura si trova la sede di un centro anziani.
La società invecchia, gli edifici si adeguano.


La torre littoria continua a sovrastare lo spazio urbano, anche se tutta la retorica con cui fu pensata si confonde ormai tra la selva di palazzi che costituiscono questa città-condominio alle porte della metropoli.
IN PIAZZA DELLA VITTORIA TUTTO PARE SEVERO ED ESSENZIALE, ALL’INFUORI DI UNA CHIESA DALL’ASPETTO BAROCCO
Sul lato opposto l’edificio severo ed essenziale con la scritta “municipio” ospita in realtà la Biblioteca civica. La casa comunale ha trovato posto in una nuova scatola grigia, poco lontano.
Tornando in piazza, in mezzo tra i due lati sopra descritti si trova una dinamica facciata, impreziosita da riccioli, figure di santi, cornici, giochi di colonne e lesene. Il preludio alla barocca chiesa parrocchiale? Meglio controllare.


Superato l’ingresso, la prima campata, come da programma, presenta volte a crociera e ricchi altari. Qualche passo ancora e i volumi cambiano completamente linguaggio. Severe ed essenziali travi grigie e volumi squadrati creano uno spazio non esattamente rispondente all’estetica barocca.
VARCATO L’INGRESSO, SCOPRIAMO CHE FACCIATA E CORPO DELLA CHIESA PARLANO DUE LINGUE DIVERSE
Alcune linee all’inizio della navata si muovono con una certa originalità. Dopodiché sembra che chi progettò questa nuova parte dell’edificio avesse perso l’ispirazione.

La chiesa Frankenstein è il risultato di rifacimenti dell’antica parrocchiale di San Giuliano Martire, a più riprese demolita e trasformata nel corso del ‘900, preservandone appunto la facciata e una campata. I gusti cambiano, le chiese si adeguano.
Lorenzo Crola
in effetti la facciata barocca è totalmente anacronistica e fuori luogo… a questo punto ci vorrebbe un parcheggio verticale con rampa per razzo cosmico per il prete intergalattico del 2376 😀
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Certo, con tutte le parrocchie che dovrà girare…
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Un “asilo infantile” divenuto “centro anziani”
Non è che hanno tenuto i bambini segregati dentro per 70 anni finché in maniera del tutto naturale il centro è diventato un gerontocomio?
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Ahahah. In effetti ha qualcosa di comico e tragico al tempo stesso questa cosa…
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Ciao che bell’articolo dettagliato nella descrizione del luogo e sempre come è nel tuo stile incorniciato dalle tue belle foto. La foto dell’interno della Chiesa è davvero molto bella, bravo complimenti continua così e non mollare mai, sarebbe un vero peccato. Buona giornata
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Ti ringrazio come sempre per il sostegno 🙂
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Sì, foto molto belle e spiegazioni chiare, senza giudizi.
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:-;
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Grazie molto bello
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Grazie a te, Nino 🙂
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