Ventimila libri sopra casa. Il romanzo di un trafficante di volumi usati

“Compro libri anche in grandi quantità” non è solo la raccolta delle memorie di un professionista che da una decina d’anni con la moglie Raffaella si occupa di migrazioni di libri: dalle cantine di chi se ne vuole disfare agli scaffali della sua libreria e da lì agli scaffali dei suoi clienti.

NON SOLO MEMORIE: GIOVANNI SPADACCINI SI RACCONTA A TUTTO TONDO E CI DÀ PROVA DELLE PROPRIE PASSIONI

Raccontandoci tutti i luoghi e le persone da cui ha ottenuto libri, Giovanni Spadaccini racconta sé stesso, la sua personalità, le sue passioni, prima fra tutte naturalmente la bibliofilia, che lo ha portato ad aprire il negozio “Libri risorti” a Reggio Emilia.

SOPRACCOPERTA

È il romanzo di un libraio, in cui Spadaccini non ci risparmia nulla, compresi quegli insuccessi che normalmente si nasconderebbe sotto il tappeto (le visite a vuoto per esempio, come quella all’uomo-mucca di via Gutenberg).

TRAFFICARE LIBRI SIGNIFICA ANCHE LASCIARSI ANDARE, ORA A PENNELLATE POETICHE ORA A INVETTIVE CONTRO FUNZIONARI E COLLEGHI

Ci delizia anche dei suoi esperimenti poetici, romanzeschi e saggistici (poesia è senza dubbio il capitolo su Mario, il mendicante che raccoglie soldi per comprarsi libri). Ma ci dà anche una prova di “cattiveria”, con un attacco ai funzionari, a chi «si agita in pose informali da cinici guastatori del mondo».

Se la prende anche coi colleghi librai che sfottono i clienti per i loro strafalcioni, «in tutti questi anni – commenta invece Spadaccini – se ho capito una cosa è che i miei clienti sono tutti, nessuno escluso, lettori migliori di me».

UNA GALLERIA DI OGGETTI DISPARATI TROVATI NEI LIBRI TAPPEZZA UNA PARETE DI “LIBRI RISORTI” (E COMPARE ANCHE SOTTO LA SOPRACCOPERTA)

Questo libro (edito da Utet) è anche una storia piena di storie. Non solo quelle dei libri e di chi li ha collezionati, ma anche quelle delle cose contenute nei libri, da comuni segnalibri a banconote, biglietti da visita, cartoline, inviti, schedine del Totocalcio, foto di famiglia. Persino le lettere di una giovane al fidanzato prigioniero di guerra o il diario di un’adolescente disperata.

E poi c’è il talento di Spadaccini nel capire le storie di chi ha di fronte, scrutando i suoi libri e come sono conservati.

Emblematico il caso di un ex collega trafficante di libri, caduto in una sorta di perenne apatia, «come se l’aver passato gli anni decisivi nella vita di un uomo a raccogliere scarti altrui avesse trasformato lui stesso in uno scarto».

LE STORIE SONO OVUNQUE: NEI LIBRI, IN CHI LI HA COLLEZIONATI E PERSINO NEGLI OGGETTI DIMENTICATI TRA LE PAGINE

Emblematici anche i casi del signore con ventimila volumi sopra casa, nel senso che si è comprato l’appartamento soprastante la sua abitazione per metterci libri comprati senza leggerli («un monumento alla pigrizia e alla procrastinazione, una dichiarazione di amore e di fastidio») e quello di Enea, improvvisatosi svuotacantine per andare a caccia di monete antiche, finendo per accumulare di tutto, libri compresi, al punto da dover chiamare un libraio che poi scriverà un libro per raccontare questa e altre storie «di amore e fastidio».

Lorenzo Crola

23 pensieri riguardo “Ventimila libri sopra casa. Il romanzo di un trafficante di volumi usati

      1. Sì, l’ho letto anni fa: è un libricino di poche pagine, non mi aspettavo qualcosa del genere da un poeta. Non so quanto possa esser libro “raro”, sicuramente è scritto per i “bibliofili”. 😉

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    1. Ciao Vittoria, grazie per la tua attenzione 🙂 Sei di una gentilezza unica. Sto per tornareeeeee…. mi sono dovuto fermare un “attimo” perchè ho iniziato un nuovo lavoro, con trasferimento. Ma appunto avevo voglia di riprendere a scrivere e avrete a breve mie notizie 🙂

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