Idee per una cenetta romantica a Novara. L’autogrill-ponte con vista sulla A4

Il posto più romantico per una cena a Novara è indubbiamente l’autogrill-ponte con vista sull’autostrada A4 Torino-Milano.

Dopo aver scelto tra i menu di un self service o di un fast food, potrete consumare il pasto godendovi il panorama sul viavai di autoveicoli.

Se proprio non riuscite a vedere il lato romantico di questa posizione sospesa (in fondo non sarà un po’ come cenare sulla torre di Alexanderplatz a Berlino o nell’Atomium di Bruxelles?), pensate alla sensazione di trovarvi in un’area di servizio all’americana stando in realtà nel bel mezzo della pianura risicola piemontese.

UN’ESPERIENZA DA STAZIONE DI SERVIZIO ALL’AMERICANA, NEL BEL MEZZO DELLA PIANURA RISICOLA PIEMONTESE

Se ancora non siete convinti, di sicuro sarà un’occasione per far gioire i bambini (o il bambino che c’è in voi).

In effetti ricordo che da piccolo, quando hamburgher&patatine erano targati Burghy, anche per me era un evento andare a mangiare in quello strano transatlantico ancorato all’autostrada.

Si prendeva apposta la A4 a Novara Est/Galliate per poi uscire a Novara Ovest (o viceversa) pur di avere accesso a quella luccicante postazione.

Potremmo iniziare con la retorica del “non c’era altro per divertirsi”. Non c’erano tutti questi supermercati, non c’erano i telefonini. Non c’erano tutti questi fast food, non c’era il Mac. Non c’era il covid. C’erano ancora le mezze stagioni.

PER I NOVARESI DA AREA DI SOSTA QUESTA STRUTTURA SI TRASFORMÒ IN UNA META PER GITE “FUORI PORTA”

Ma un po’ è vero. Da una parte, sicuramente c’erano meno attrazioni per fare qualcosa di speciale nel fine settimana, a meno di buttarsi su Milano. Dall’altra, credo che la mente di un bambino si entusiasmasse più facilmente rispetto a oggi.

E così anche andare dal Burghy sospeso sull’autostrada diventava qualcosa di elettrizzante. In questo senso, la realizzazione di questa appariscente area di servizio sicuramente fu un colpo di genio. Per altro proprio novarese.

PROPOSTE PER VIAGGIATORI
NATO COME LUOGO DI SOSTA E SPACCIO DEI BISCOTTI DELLE INDUSTRIE PAVESI, OGGI L’AUTOGRILL-PONTE PROPONE I TRADIZIONALI (E ARTIGIANALI) “BISCOTTINI DI NOVARA”
MA CHI SI COMPRERÀ IL CINGHIALE DI PELUCHE?

Oggi l’autogrill-ponte è gestito da Chef Express, in passato era effettivamente appartenuto alla catena Autogrill (ormai chiamiamo autogrill per antonomasia tutte le stazioni di servizio, anche se poi sono in mano ad altre aziende), ma era nato sotto l’insegna  Pavesi.

Ricordo ancora mia nonna che, lasciandomi un po’ perplesso, diceva “fermarsi alla Pavesi” per indicare la sosta in un’area di servizio.

FRUTTO DELLA VISIONARIETÀ DELL’IMPRENDITORE MARIO PAVESI, OGGI LA STRUTTURA ATTRAVERSA UNA NUOVA VITA (UN PO’ GRIGIA)

Tornando all’autogrill-ponte per la prima volta da adulto, mi sono soffermato a leggere i pannelli informativi per il viaggiatore curioso.

Nel 1947 nasce la prima area di sosta e ristoro per iniziativa del marchio Pavesi (sì, proprio quello dei biscotti “pavesini”). Il successo porta a pensare talmente in grande che l’unica possibilità è espandersi a scavalco dell’autostrada, creando una struttura che nel suo genere era «la più grande del mondo» (siamo nel 1962).

COM’ERA
COM’È

Questo strano mix di romanticismo, visionarietà e americanata nasce dall’incontro tra l’imprenditore novarese Mario Pavesi e l’architetto-pubblicitario Angelo Bianchetti che pensarono a un luogo di riposo per automobilisti, divenuto poi una metà in sé, specialmente per i novaresi.

Nella sua veste originale la struttura risultava forse più invitante rispetto allo scatolone grigio uscito dall’ultima ristrutturazione.

Lorenzo Crola

23 pensieri riguardo “Idee per una cenetta romantica a Novara. L’autogrill-ponte con vista sulla A4

    1. Sì, da questo punto di vista purtroppo è stata una delusione tornarci… pensavo fosse il classico effetto che si prova nel rivedere da grande un posto vissuto da bambino ma forse non sono l’unico a pensarla così…

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  1. concordo con Enzo. Gli autogrill nati negli anni ’60 sulle autostrade che man mano nascevano avevano un’architettura sublime e proiettata al futuro. Un altro esemplare notissimo era quello dell’area di servizio Villoresi sull’autostrada dei Laghi, anche se non a ponte. Insomma avevano davvero un fascino avveniristico per l’epoca. Vi segnalo un bel sito in proposito http://www.stagniweb.it/foto6.asp?File=autohist&Inizio=19&Righe=10&InizioI=1&RigheI=50&Col=5

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  2. La veste originale era “vintage” ma molto più bella.
    Gli “autogrill” sono un mondo a parte. Ce ne sono molti tenuti bene, con personale solerte, altri che appaino come un girone dantesco, con incuria e cibo poco invitante.
    Certamente tutti accomunati dagli oggetti in vendita, molti dei quali li trovi solo lungo l’autostrada: i 100 baiocchi, il toblerone da 1 metro, la noce di pepe, CD assurdi, e così via.

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    1. Vero, anch’io mi soffermo sempre per esaminare i prodotti che propongono le stazioni di servizio, sono da studio sociologico. In particolare i libri, che normalmene ricalcano la classifica dei 10 più venduti, ma con variazioni… a volte qualche sorpresa c’è.
      Pensa che mia mamma mi raccontava che i miei nonni prendevano l’autostrada apposta a Novara per andare in quell’autogrill per trovare prodotti sfiziosi (il mitico salame di Felino, per esempio), sicuramente era una selezione di qualità (conoscendo i miei nonni…). Effettivamente questa qualità è rimasta, ma solo in certe stazioni e per certi aspetti. Quasi quasi mi fai venire voglia di inaugurare una nuova sezione del blog 🙂

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  3. Quando ero ragazzina io, durante un viaggio i miei si fermarono apposta al famoso “Cantagallo”, del ’61 (Autogrill), sull’Autosole tra Bologna e Firenze, proprio per farlo vedere a noi figli. Mica per mangiare, eh, ché allora ci toccavano i panini portati da casa… 😀 Non so se fosse un posto costoso, ma per quei tempi, e per una famiglia, forse sì. In ogni caso, questo era il “messaggio” che passava, anche senza parole.

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    1. Uh Cantagallo… ricordo di essermi fermato anche lì, ma con dei parenti anziani e non era il caso di salire per esplorarlo. Pazienza, ci tornerò per fare un confronto con quello di Novara 🙂 ho letto che il duo Pavesi-Bianchetti realizzò oltre una decina di autogrill così, a scavalco dell’autostrada… erano proprio gli anni del boom.

      Io mi ricordo che quando da bambino facevo gite in macchina con la mia famiglia, al ritorno alla sera insistevo sempre per fermarci a cena in autogrill… ma non c’era niente da fare! Non bisognava tornare troppo tardi!

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      1. Quando ci passavamo noi (non solo lì) era sempre di giorno.
        A parte tutto, non so se fosse una questione di budget. Credo che più che altro fosse proprio una mentalità diversa: non si mangiava all’autogrill! Si faceva benzina e si andava in bagno. Stop.
        In ogni caso, non ricordo il marchio Burghy. Mi sa che sono un po’ più “grandicella” di te 🙂
        So solo che fino a non molto tempo fa, in qualsiasi tipo di autogrill, ponte o non ponte, vendevano quelle gomme da masticare rotonde, tipo quelle che quando ero piccola si vendevano alle macchinette fuori dai bar (inserivi la moneta, giravi la maniglietta e loro scendevano nel cassettino). Il sapore durava al massimo un minuto, ma mi ricordavano l’infanzia e le adoravo. Poi non le ho più trovate, ma ad ogni sosta continuo a cercarle!

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      2. Eh ma guarda che il Burghy già fa sentire grandicello anche me perché credo sia scomparso come marchio…
        Ogni famiglia ha le sue strategie quanto a viaggi e soste in autogrill… io mi fermei più o meno a ogni area di servizio, sarà che ho mantenuto uno strano legame dovuto a quelle strane gite all’autogrill di Novara.
        Una cosa che manca in Italia sono aree di servizio piacevoli anche all’esterno, con uno spazio verde per un pic nic (in Francia ce ne sono di spettacolari!), per cui i panini tocca mangiarli in macchina o comunque nel parcheggio

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      3. Hai ragione, rispetto ad alti paesi siamo messi molto male. Entri nel bar/market e ti congeli, fuori fanno 40° e non trovi un parcheggio all’ombra (vera) né qualche misero giardinetto per far gironzolare – e altro… – il cane. Comunque anche io adoro le aree di servizio!

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      4. Ricordo ancora un piccola area di servizio più o meno in Val d’Isarco. All’epoca eravamo diretti a Vipiteno, ma con la bimba piccola avevamo fatto il viaggio in treno di notte con l’auto al seguito (cosa che abbiamo continuato poi a fare per anni), quindi ci siamo fermati per la benzina e la colazione. Ricordo che mi stragozzai con estrema goduria e voracità uno dei paninazzi più buoni della mia vita, con un formaggio morbido e lo speck, seguito ovviamente da un sontuoso cappuccino. Ho cercato in rete, ma credo che il posto abbia cambiato nome. Però, dopo oltre venticinque anni, mi è rimasto impresso! Ormai il servizio del treno + auto è stato eliminato, quindi facciamo una sosta in una locanda bellissima vicina all’uscita di Sasso Marconi, sia che siamo diretti a nord-est che a nord-ovest. Il motivo è diventato il cane, che non è propriamente piccolo, e non regge tutto il viaggio di fila (e manco noi, per la verità, perché non siamo veri “automobilisti”: solo per necessità). 🙂

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      5. Ecco l’esperienza del viaggio in treno con auto al seguito mi manca. In una vacanza da ragazzino lo proposi ai miei per attraversare la Svizzera (visto che ero l’addetto a mappe e itinerari) ma me lo bocciarono, probabilmente loro non lo concepiscono come mezzo di trasporto, invece a me da ragazzino l’idea attirava molto.
        In fondo è bello vedere come ogni famiglia abbia le proprie abitudini, le proprie concezioni del viaggio. E poi anche solo il trasferimento, il trasporto in sé è una parte del viaggio piena di ricordi: dal panino al paesaggio che attraversi… io ho abbastanza impresse le code (chiusi nelle scatolette senza aria condizionata) ma anche le dormite sui sedili posteriori e naturalmente le soste in autogrill 🙂

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  4. pensa un po’, uno tutto s’immagine, fuor che fare una cena all’autogrill, romantica per giunta. Certo se uno non guarda alla location in se stessa potrebbe essere anche un’idea originale. Non mi ricordo se sono mai passato da quelle parti, forse non era ora di pranzo o cena…🤔
    Originale questo post 👏👍👍👍👍😉

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