| Santa Vittoria d’Alba (Cuneo)

























Visita: 11 novembre 2022
Spesso mi capita di visitare luoghi che mi colpiscono e di sentire il bisogno di fotografarli. È un’attività che amo, così come riguardare, selezionare e sistemare questi scatti a casa, magari ascoltando della buona musica (ovvero opera).
Non sempre però mi sento di scrivere un articolo dopo la visita: per mancanza di tempo, di voglia, di concentrazione, di ispirazione o per una combinazione di queste mancanze. O semplicemente perchè scriverei un racconto che non sarebbe così interessante da leggere, quindi ve lo risparmio.
Allora ho pensato a questa nuova sezione del blog: “In viaggio senza scrivere l’articolo”. Un po’ come quella appena inaugurata per le mostre e i musei, andrà ad accogliere “fotoarticoli”, cioè racconti per immagini di posti che ho visto, che mi hanno colpito e che voglio farvi conoscere dal mio punto di vista.
Naturalmente continuerò a scrivere articoli nelle apposite sezioni del blog ( In viaggio, In folio ecc.). Qui inveve condividerò quasi solo foto (al massimo aggiungerò due righe di commento).
Ho meditato a lungo sull’apertura di questo nuovo spazio. Non è che mi sembri di fare foto così speciali, ma il mio cruccio è che finora ho pubblicato questo tipo di immagini solo sui social network dove, mi pare, l’attenzione è sempre più scarsa e frettolosa. Qui invece spero che arrivi chi davvero vuole scoprire che cosa visito, che cosa leggo ecc. O almeno si dovrebbe arrivare al blog attraverso una ricerca più volontaria e consapevole dei contenuti.
Inizio quindi condividendo la galleria fotografica di un posto speciale, che si trova in quella meravigliosa parte del Piemonte che, ahimè, solo da poco ho iniziato a esplorare, ovvero la (sterminata) provincia di Cuneo.
In questo caso vi racconto un oratorio dalla struttura insolita, al centro di un paese che ho trovato deserto. Tra l’altro essendo entrato in questo oratorio con l’app “Chiese a porte aperte”, non ho avuto alcun contatto umano con gli indigeni. E di questo mi dispiaccio.
Anche le foto sono un po’ “particolari” perchè queste chiese dall’apertura automatizzata, hanno anche una voce-guida automatica con un’illuminazione automatica collegata. E così bisogna un po’ inseguire le luci.
Mi sono sembrate insolite anche alcune delle scene affrescate: non avevo mai visto una Crocifissione raccontata con tutti questi dettagli, compresi gli aguzzini/boia/carnefici (?) che si affannano a legare le gambe di Cristo.
Buona fotolettura…
Lorenzo
non avevo ancora finito di leggere e già volevo commentare notando la curiosa originalità dei soggetti proposti dagli artisti. Particolare davvero
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Guarda non sapevo da che parti girarmi tra quegli episodi e i relativi dettagli. E non ho messo l’ultima cena, purtroppo molto rovinata, chissà che particolari deliziosi si potevano leggere…
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Meravigliosi affreschi e meravigliose foto.
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Grazie 🙂
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