Mi sa che lui intendeva un gruppo in cui le persone parlano, anzi scrivono di un libro che gli è piaciuto, ma in prima persona. Se no che “antigruppo” sarebbe? 😀
In fatti i cosiddetti “gruppi di lettura” sono una cosa tristissima, dove viene stabilito un libro da leggere entro una certa scadenza e poi se ne discute.
Io non so se parteciperò perché non sono molto portata per le recensioni (peccato perché sono una cosiddetta lettrice “forte”), ma spero di aver colto l’intento di phileasfogg…
Senza dubbio, da come ne parli tu, sembra davvero un bel libro. Strano che non ci abbiano fatto una serie tv.
Però tu parlavi di dieci anni. Sono tanti per chi legge molto…
Comunque, io leggo dei romanzi che sono dei mattoni tremendi, cupi, un po’ sconvolgenti, spesso storici. Non li consiglierei a nessuno 😀
A parte la “generazione Balotelli”, sulla quale non mi esprimo, la tua recensione è interessante, ma per l’Oriente ho già goduto molto con Somerset Maugham e André Malraux, Azar Nafisi, gli scrittori israeliani e alcuni palestinesi, un paio di giapponesi, un paio di indiani e altri di cui purtroppo ora non mi sovvengono i nomi.
Per il nord-Africa mi basta Camus, per ora, poi ho letto i libri di Doris Lessing su quello che ora è più o meno il Sudafrica.
Sì, piacevole anche per me, malgrado il fatto che quando si parla di libri ci si sente un po’ in soggezione. Almeno, è quello che capita a me.
Grazie anche al nostro ospite, che abbiamo inondato di commenti OT! 😀
Grazie a voi! Potete naturalmente “inondare” il blog quanto vi piace, se è per parlare di libri 🙂 L’iniziativa consiste in un semplice ritrovo tra persone interessate a condividere un consiglio librario e ascoltarne altri: ognuno appunto parla di un titolo che ha letto e apprezzato. Se vi interessa sapere tutti i dettagli scrivetemi pure un messagio (non so se geograficamente la partecipazione può esservi agevole…)
Ah, perché ha una collocazione geografica? È un vero antigruppo “in presenza”?
Comunque l’iniziativa è davvero lodevole, sebbene – come ho detto – io non sia affatto brava a parlare dei libri che leggo. Non se ne poteva più di gruppi (vecchi ricordi di Facebook) nei quali viene deciso un titolo e i partecipanti devono leggere QUEL libro, spesso entro un certo lasso di tempo, per poi discuterne tutti insieme.
L’antigruppo mi ricorda un po’ gli uomini-libri di Farenheit 451!
E con questo complimentone, ti auguro buon weekend 🙂
Una lettura che dovrei ripetere, “Fahrenheit 451” ! Almeno riuscirei a cogliere meglio il complimento 🙂 comunque grazie!
Certo assolutamente in presenza! Non riesco a immaginare niente di più piacevole di una chiacchierata sui libri al parco… dico proprio chiacchierata, non è richiesto nessun intervento da specialista
Allora sono geograficamente esclusa 😦
Me ne farò una ragione, dato che mi ritengo incompetente in quanto a opinioni, discorsi, storie e racconti sui libri.
Su Radio 3 c’è un programma pomeridiano che si chiama proprio Fahrenheit (senza il numero), ma secondo me non è all’altezza degli obiettivi che si sono posti, se mai se li sono, perché – come accade sempre e ovunque – vengono invitati a intervenire solo autori di libri per lo più nuovi e/o premiati. Questo comportamento io – e non solo – lo chiamo in un modo preciso, ma meglio lasciar perdere, va’, ché è meglio, tanto penso che tu abbia capito il concetto e perfino il termine che ho evitato di usare.
Magari, quando avrete avviato il vostro/tuo progetto, potreste pensare a un modo per includervi chi non può godersi la chiacchierata al parco, cercando allo stesso tempo di evitare il modello dei soliti, tri(s)ti e ritri(s)ti, gruppi di lettura. 😀
Ma sai che potrebbe essere un’idea interessante. Non avevo ancora pensato a uno sviluppo on line della chiacchierata al parco. Devo elaborare un po’ la cosa: potrebbe essere semplicemente una versione virtuale, qui sul blog, oppure un riepilogo di quanto emerso nell’incontro con apertura della discussione anche a chi segue il blog
Parlate di questo libro, nella sua semplicità è un piccolo capolavoro: https://wwayne.wordpress.com/2020/08/23/un-sogno-da-realizzare/
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Mi sa che lui intendeva un gruppo in cui le persone parlano, anzi scrivono di un libro che gli è piaciuto, ma in prima persona. Se no che “antigruppo” sarebbe? 😀
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E’ proprio quello che faccio abitualmente nel mio blog, quindi non posso che approvare a pieni voti quest’idea! 🙂
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In fatti i cosiddetti “gruppi di lettura” sono una cosa tristissima, dove viene stabilito un libro da leggere entro una certa scadenza e poi se ne discute.
Io non so se parteciperò perché non sono molto portata per le recensioni (peccato perché sono una cosiddetta lettrice “forte”), ma spero di aver colto l’intento di phileasfogg…
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Dato che sei una lettrice forte, quali sono i libri più belli che hai letto negli ultimi anni?
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Ehi, caro, ma questa è una domanda “forte” che richiederebbe un discorso lungo e ben fatto, non un mero elenco, che già sarebbe difficile 😀
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Io se dovessi fare un elenco di questo tipo ci metterei senza dubbio questo capolavoro: https://wwayne.wordpress.com/2022/10/14/8-uomini-che-hanno-cambiato-la-storia/
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Senza dubbio, da come ne parli tu, sembra davvero un bel libro. Strano che non ci abbiano fatto una serie tv.
Però tu parlavi di dieci anni. Sono tanti per chi legge molto…
Comunque, io leggo dei romanzi che sono dei mattoni tremendi, cupi, un po’ sconvolgenti, spesso storici. Non li consiglierei a nessuno 😀
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Allora questo libro è fatto apposta per te: https://wwayne.wordpress.com/2021/07/04/generazione-balotelli/
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A parte la “generazione Balotelli”, sulla quale non mi esprimo, la tua recensione è interessante, ma per l’Oriente ho già goduto molto con Somerset Maugham e André Malraux, Azar Nafisi, gli scrittori israeliani e alcuni palestinesi, un paio di giapponesi, un paio di indiani e altri di cui purtroppo ora non mi sovvengono i nomi.
Per il nord-Africa mi basta Camus, per ora, poi ho letto i libri di Doris Lessing su quello che ora è più o meno il Sudafrica.
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Grazie mille per i complimenti e per la chiacchierata, piacevole come sempre! 🙂
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Sì, piacevole anche per me, malgrado il fatto che quando si parla di libri ci si sente un po’ in soggezione. Almeno, è quello che capita a me.
Grazie anche al nostro ospite, che abbiamo inondato di commenti OT! 😀
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Grazie a voi! Potete naturalmente “inondare” il blog quanto vi piace, se è per parlare di libri 🙂 L’iniziativa consiste in un semplice ritrovo tra persone interessate a condividere un consiglio librario e ascoltarne altri: ognuno appunto parla di un titolo che ha letto e apprezzato. Se vi interessa sapere tutti i dettagli scrivetemi pure un messagio (non so se geograficamente la partecipazione può esservi agevole…)
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Ah, perché ha una collocazione geografica? È un vero antigruppo “in presenza”?
Comunque l’iniziativa è davvero lodevole, sebbene – come ho detto – io non sia affatto brava a parlare dei libri che leggo. Non se ne poteva più di gruppi (vecchi ricordi di Facebook) nei quali viene deciso un titolo e i partecipanti devono leggere QUEL libro, spesso entro un certo lasso di tempo, per poi discuterne tutti insieme.
L’antigruppo mi ricorda un po’ gli uomini-libri di Farenheit 451!
E con questo complimentone, ti auguro buon weekend 🙂
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Una lettura che dovrei ripetere, “Fahrenheit 451” ! Almeno riuscirei a cogliere meglio il complimento 🙂 comunque grazie!
Certo assolutamente in presenza! Non riesco a immaginare niente di più piacevole di una chiacchierata sui libri al parco… dico proprio chiacchierata, non è richiesto nessun intervento da specialista
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Allora sono geograficamente esclusa 😦
Me ne farò una ragione, dato che mi ritengo incompetente in quanto a opinioni, discorsi, storie e racconti sui libri.
Su Radio 3 c’è un programma pomeridiano che si chiama proprio Fahrenheit (senza il numero), ma secondo me non è all’altezza degli obiettivi che si sono posti, se mai se li sono, perché – come accade sempre e ovunque – vengono invitati a intervenire solo autori di libri per lo più nuovi e/o premiati. Questo comportamento io – e non solo – lo chiamo in un modo preciso, ma meglio lasciar perdere, va’, ché è meglio, tanto penso che tu abbia capito il concetto e perfino il termine che ho evitato di usare.
Magari, quando avrete avviato il vostro/tuo progetto, potreste pensare a un modo per includervi chi non può godersi la chiacchierata al parco, cercando allo stesso tempo di evitare il modello dei soliti, tri(s)ti e ritri(s)ti, gruppi di lettura. 😀
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Ma sai che potrebbe essere un’idea interessante. Non avevo ancora pensato a uno sviluppo on line della chiacchierata al parco. Devo elaborare un po’ la cosa: potrebbe essere semplicemente una versione virtuale, qui sul blog, oppure un riepilogo di quanto emerso nell’incontro con apertura della discussione anche a chi segue il blog
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